18 Mag UN MONTE MISTICO: LA MANFRIANA
Che cosa strana avere a che fare nel giro di 8 mesi , per ben 2 volte con gli Dei, ragazzi vi dico é proprio tosta.
Nella mia prima escursione seria con il Sentiero degli Dei , in quel di Amalfi, e per la seconda addirittura, con la Vetta degli Dei, ciò significa proprio essere una prescelta (mi auguro per le prossime uscite, che se proprio devo avere a che fare con gli Dei, che mi riservino meno fatiche).
Bene vi parlerò subito del diario di viaggio, siamo arrivati sabato al pomeriggio a Civita dove Rosanna Cattiva ci aveva riservato le camere per la notte, e dalla piazzetta adiacente il parter delle bellezze del posto ci abbracciava dandoci già un assaggio di quello che ci era riservato, infatti potevamo già apprezzare la maestosa Timpa del Demanio che sovrasta il torrente del Raganello ed anche il Ponte del Diavolo.
Chiaramente come ben saprete ( e questa è una bella caratteristica del nostro gruppo) per la serata era prenotato anche il ristorante che si è rivelato un posto dove cucinano proprio bene, infatti abbiamo degustato varie pietanze e dagli apprezzamenti dei commensali deveva essere tutto buono, e come tutte le cose che inziano bene la cena è finita magnificamente con il dolce che aveva preparato Anita e la famose grappe di Carlo. Credetemi il sonno è arrivato in men che non si dica.
Domenica mattina dopo una lauta colazione e dopo essere stati anche rimproverati per il ritardo siamo partiti per Colle Marcione altezza 1230; arrivati lì abbiamo ammirato la parata di montagne che partivano dalla Manfriana , la nostra meta, il Dolcedorme ancora imbiancato e Serra delle Ciavole, Massimo ci ha spiegato il percorso che avremmo fatto e alle 08,40 con gli scarponi ai piedi eravamo pronti per la partenza.
Abbiamo raggiunto il piano di Ratto piccolo e da una mulattiera abbiamo iniziato la nostra scalata nel bosco della Fagosa pieno di maestosi faggi, abbiamo raggiunto quota 1700 ed uscendo dal bosco ci siamo ritrovati sulla cosiddetta “Via dell’Infinito” bellissima si vedeva il mare Ionio, la Piana di Sibari ed i monti dell’Orsomarso, continuando sulla cresta abbiamo attraversato il Passo del Principe ed il Passo del Marcellino, da qui la vetta della Manfriana a quota 1981 si scagliava in tutta la sua prepotenza.
No, non ho sbagliato, vi dico così perchè io fino a lì ero arrivata anche se con un pò di fiatone, ma da lì in poi credetemi ho sudato le sette camicie (anche se non le indossavo) vuoi la stanchezza vuoi l’altitudine, ed il percorso disagevole perchè pietroso e a cui non ero abituata, e se non fosse stato per Massimo che mi ha incitata continuamente ad andare avanti passo dopo passo e a Mimmo che mi ha aiutato proprio fisicamente non ce l’avrei fatta.
Arrivati in vetta avvolti dalla nebbia e dal freddo di una nuvola bassa, abbiamo potuto apprezzare i blocchi che pare circa 2500 anni fa le popolazioni avevano scolpito sul posto per erigere un luogo di culto dedicato al dio Apollo ma chissa per quale arcano mistero era diventata un opera incompiuta.
Per me pensare di essere un posto sicuramente vissuto intensamente nell’antichità mi ha dato un che di misticismo; permettetemi una divagazione sembrava che un filo invisibile continuasse a legare l’uscita di sabato 10 maggio con la visita del Dromos dove abbiamo fatto una preghiera per la terra e questo posto, dove aleggiava nel mio immaginario visioni di sacerdoti che facevano offerte agli Dei. No non preoccupatevi non era la la grappa di Carlo che stava facendo effetto e che pure avevo apprezzato!
Bene non divago oltre basti solo dire che ringraziando l’efficace prestito di un bastoncino da parte di Floranna e lo sprint dei fichi e della frutta secca e del cioccolato ho fatto la discesa dal Passo del Principe in men che non si dica e con l’agilità che non avevo avuto all’andata, anche il fuori pista nella Fagosa è stato bellissimo e alla Fontana del Principe ci siamo dissetati apprezzando le fresche acque che ne sgorgavano.
L’escursione a detta di Massimo sarebbe dovuta durare 7 ore per i 12 Km previsti ma noi pare ne abbiamo fatto qualcuno in più, e pare anche in minor tempo. Ma queste sono quisquiglie, la cosa invece da dire è che non mi stancherò mai di diffondere ai miei conoscenti cosa si perdono a non camminare nella natura e con Apulia Trek!
Grazie a tutti. Antonella Bruno
Anonimo
Pubblicato alle 13:22h, 23 MaggioLa simpatia dei campani è nota a tutti, sono molto contenta che fai parte di noi!
La natura poi…è magica e per conoscere le sue bellezze bisogna un pò…faticare!!!
Sei andata benissimo per cui potrai vivere anche altre belle esperienze!!!
Floranna
Carlo
Pubblicato alle 07:33h, 24 MaggioBellissima vetta che non facevo da parecchio, sicuramente la riproporrò l’anno prossimo. E’ stata una bella escursione, peccato per le nuvole che hanno avvolto la cima al nostro arrivo, mi sembrava veramente la nuvola di fantozzi.
Carlo
Antonella Bruno
Pubblicato alle 11:19h, 25 MaggioFlo ti ringrazio mi auguro di avere ancora modo di camminare nella natura che mi insegna ogni volta ad apprezzare di piu le cose belle abbaimo intorno a noi. Antonella.