20 Ott SUBAPPENNINO DAUNO: GOLE DI PIETRA DI PUNTA E MONTE CRISPIGNANO
Come sempre, insieme ai mitici Max&Flo, ogni volta che posso godere di una “uscita” con Apulia Trek, mi piace farlo in “full immersion” , ed è così che in tre siamo partiti dal sabato, anche se con tutta calma nel tardo pomeriggio. Ad accoglierci, insieme alla signora Rosetta del B&B, una stupenda luna piena. Accadia, con i suoi 2700 abitanti, a 650 mt sul livello del mare, di origine medievale, sorge sul Monte “Tre Titoli”, al confine tra la Daunia e l’Irpinia. La cittadina si è inizialmente mostrata ai nostri occhi buia e deserta, una città fantasma.
Dopo una cenetta nella tipica trattoria “Donna Serafina” del centro storico, a base di cucina casereccia integrata da un arrosto misto ruspante, eravamo già nelle condizioni di apprezzare, sotto la luce calda dei lampioni e nell’altrettanto calda atmosfera autunnale, oltre ai resti medievali, il fascino del Rione “Fossi”, con le sue antiche abitazioni, molte delle quali già grotte scavate nella roccia a dimostrazione di una civiltà preistorica, e comunque una scenografia naturale per gli eventi dei giorni nostri.
Ancora incuriositi dal territorio, su suggerimento di alcuni gentilissimi locali, attraverso strade scoscese ci siamo portati a Sant’Agata di Puglia, altro centro suggestivo arroccato sulla cima di un colle da dove si gode il panorama di tutta la Capitanata, panorama che invero ci siamo dovuti molto immaginare data l’ora (le 23,00). Comunque Sant’Agata di Puglia, col suo centro storico vivo ed animato fino a tarda ora da “capannelli” di ragazzi, viene definito la loggia della Puglia ed è anche caratterizzato da interessanti monumenti (il Castello, un Convento, un frantoio del ‘500, chiese e palazzi nobiliari). La passeggiata sotto l’aria frizzantina, tra le stradine e le costruzioni “a terrazza” di Sant’Agata di Puglia, ci ha entusiasmato al punto che Floranna vi avrebbe voluto tanto portarci il giorno dopo il resto del gruppo ma…….bisognava fare una scelta!
Arrivata l’ora di andare a letto, abbiamo raggiunto, nella campagna di Accadia, il nostro B&B, con le sue “dependances” molto accoglienti e ricavato in una vecchia masseria ristrutturata, circondata da un’oasi di verde e con persino una sorgente, posta su di una altura, domina un altro bellissimo panorama della Capitanata, questa volta lo abbiamo gustato appieno la domenica mattina, dopo la deliziosa colazione offertaci dalla signora Rosetta, con le sue marmellate e la sua fantastica torta di ricotta.
Giunta l’ora dell’appuntamento col resto del gruppo, eravamo una trentina, ci siamo incontrati con Michele Ferro, amico di Nicola Talenti e diventato anche nostro amico, referente dell’Associazione Verdemediterraneo, con la quale ci siamo pregiati di suggellare un “gemellaggio”.
Sotto la guida di Michele ed in compagnia di soci alla loro prima uscita, abbiamo iniziato la nostra giornata escursionistica attraverso le imponenti Gole di Pietra di Punta, (a 2-3 Km da Accadia), un insieme di rocce carsiche che scendono per circa 150 mt e dove il torrente Frugno forma spettacolari giochi d’acqua. Nei dintorni querceti e numerose sorgenti, con un sottobosco particolarmente ricco di orchidee selvatiche, quadrifoglio, pungitopo e asparago.
Ma l’escursione, contro le aspettative dei più, è risultata piuttosto breve e alle 12,00, sdraiati sull’erba, sotto il sole caldo e in fronte alla Capitanata, si era già a spazzolare cibo per recuperare quelle calorie che in verità non avevamo ancora consumato. E poiché il momento durante il quale gli animi si riscaldano particolarmente è sempre quello della convivialità, è stato allora che, avvolti dall’odore emanato dalla macchinetta del caffè, abbiamo suggellato l’incontro con Michele e la sua Associazione, offrendogli alcuni omaggi, emblematici del Comune di Castellana Grotte.
La seconda parte della giornata ci ha visto percorrere (alcuni di noi deliziandosi anche con la raccolta di funghi….), la cresta del Monte Crispignano, sempre nel territorio di Accadia, dalla cui sommità si ammira tutta l’estensione del subappennino Dauno meridionale, con i suoi dolci paesaggi di collina argillosa che si contrappongono a rigogliose foreste di querce e faggeti. Si tratta di uno tra i più importanti rilievi della Puglia, sia per altitudine (1105 m) che per interessi religiosi, visto che sulla montagna si trova il Santuario della Madonna del Carmine.
Finalmente soddisfatti per quanto riguardava l’aspetto naturalistico del territorio, ci siamo ancora lasciati condurre da Michele per andare a scoprire quello storico-culturale, ed eccoci dirigerci verso il borgo di Bovino, uno dei più belli, tra i romantici paesi dalle case in pietra. In questo contesto la bellezza della natura si sposa con la presenza di centri ricchi di storia e con la quiete delle antiche atmosfere paesane. A Bovino, città dalle origini antichissime ed importante sede diocesana, abbiamo concluso la nostra giornata con la visita del Castello Ducale, già rocca di età romana, e del Museo Civico.
Ma che dico, concluso la nostra giornata? Sembrava proprio che Michele non ci volesse lasciare.
Fallito il tentativo di degustare insieme la pizza “da Franco” (particolarmente consigliata) a causa dell’ora prematura, sul procinto di salutarci, ecco che a Michele viene in mente un’altra pizzeria e…..vvai……! ci mancava l’aspetto culinario.
Solo ora potevamo dire che la giornata era veramente conclusa e, a malincuore, ci siamo congedati dal nostro nuovo Amico. Grazie Michele…ora ti aspettiamo da noi!
Isa Calisi
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