05 Gen SANT’AGATA DEI GOTI & MONTE TABURNO
Finalmente il giorno sabato 4 gennaio siamo felicemente partiti verso Caserta. Nel viaggio abbiamo fatto tappa a Sant’Agata di Puglia, borgo pittoresco, famoso per il suo castello Imperiale di Federico II. Inoltre siamo andati a visitare una chiesetta molto particolare. Nel tardo pomeriggio siamo arrivati a Sant’ Agata dé Goti, dove ci hanno raggiunto gli altri amici dell’ Apulia Trek. Ci siamo sistemati nelle rispettive camere. Successivamente abbiamo trascorso una bellissima serata, nella trattoria “La taverna dei briganti”, conclusasi con una passeggiata nel centro storico del paese.
L’indomani dopo avere gustato un’abbondante colazione, offertaci dalla gentile signora Alfonsina, ci siamo recati alla famosa Reggia di Caserta. Per arrivare alla Reggia si cammina in un lungo viale. Inizialmente, dato che stava piovendo, abbiamo fatto un giro con il pullman nei giardini reali, dobbiamo dire che la visibilità era davvero scarsa per cui abbiamo deciso di visitare gli interni. La reggia, in stile Barocco italiano, risulta un grandioso complesso di 1200 stanze e 1742 finestre. Il palazzo ricopre un’area di circa 47.000 m²; dispone di 1026 fumaroli e 34 scale. Oltre alla costruzione perimetrale rettangolare, il palazzo ha, all’interno del rettangolo, due corpi di fabbricato che s’intersecano a croce e formano quattro vasti cortili interni.
Oltre la soglia dell’entrata principale, alla Reggia si apre un vasto vestibolo ottagonale, adorno di venti colonne doriche. A destra e a sinistra si inseriscono i passaggi che portano ai cortili interni. In fondo, un terzo vestibolo dà adito al parco. Su un lato del vestibolo ottagonale si apre il magnifico scalone reale a doppia rampa, dotato di 117 gradini. Ai margini del primo pianerottolo della scalinata si trovano due leoni in marmo, mentre il soffitto, caratterizzato da una doppia volta ellittica,fu affrescato con Le quattro Stagioni e La reggia di Apollo. La doppia rampa si conclude in un vestibolo posto al centro dell’intera costruzione. Di fronte si trova l’accesso alla grande Cappella Palatina, ispirata a quella della Reggia di Versailles.
Invece, alla sinistra del vestibolo si accede agli appartamenti veri e propri. La struttura si divide in Antico e Nuovo palazzo. Nell’Antico palazzo, le stanze che ci hanno più colpito sono state le seguenti: le prime quattro, dedicate alle quattro stagioni, lo studio di Ferdinando II, dotato di un passaggio segreto che portava alla sua imponente stanza da letto, le tre diverse stanze della biblioteca, tra cui una con una grande scrivania, un’altra decorata con un telescopio in legno, dei mappamondi molto particolari che ci sono piaciuti molto, insieme a diversi scaffali a forma di piramide, con moltissimi libri storici e scafali molto grandi. Invece nel Nuovo palazzo: la magnifica Sala del Trono con i suoi decori dorati. Un’altra cosa che ci è rimasta in pressa nella mente è stata la mostra di arte contemporanea, ci ha molto attratto un scultura, fatta con cocci di barattoli di vetro e un quadro con colori fosforescenti. Nella Reggia, si trovavano molti quadri, tra cui diversi che rappresentano nobili che hanno vissuto lì. Un’altra particolarità che ci ha impressionate, sono stati i soffitti pieni di affreschi e decorazioni.
Visto il palazzo reale, finito di piovere, siamo tornati a fare una passeggiata nel parco reale. Abbiamo camminato lungo il viale principale, ammirando le varie vasche. Le vasche sono popolate da numerosi pesci, specialmente carpe e carassidi, e vi vegetano piante acquatiche. Si trovavano anche delle fontane adornate con statue, tra cui la fontana Margherita, quella dei tre delfini, quella di Eolo e altre.
Usciti dalla Reggia di Caserta, ci siamo recati a Casertavecchia; dove abbiamo potuto visitare la chiesa del borgo medievale, la quale fuori si trovava un albero addobbato con luci rosse. Abbiamo continuato il nostro percorso visitando il centro storico con il belvedere, da cui abbiamo visto un panorama mozzafiato. Siamo tornati nel B&B e dopo di che siamo andati in pizzeria, continuando la nostra serata con una passeggiata.
Il giorno dopo i bambini hanno ricevuto delle calze della “Befana”. Dopo aver fatto colazione, siamo partiti per la nostra escursione sul monte Taburno. Ci siamo incamminati e abbiamo fatto un’escursione molto bella tra la nebbia. Inizialmente abbiamo percorso una faticosa salita, arrivando fino a delle rocce a strapiombo. Siamo arrivati in cima, e abbiamo scritto sul diario del monte. Siamo riscesi a valle percorrendo il sentiero della via crucis. Ormai il nostro viaggio, si era concluso.
E’ stata una bellissima ed emozionante esperienza.
Francesca Colonna & Aldacleofe Sterli
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