31 Mar PASQUA IN ABRUZZO: P.N. DELLA MAJELLA
La meta di quest’anno: Guardiagrele e Fara San Martino
Gli ultimi, per motivi di lavoro, sono partiti sabato pomeriggio: viaggio tranquillo, poco traffico, arrivo a Guardiagrele, cittadina con un bellissimo centro storico ed intorno una ragnatela di strade e stradine intorcigliate, un sali e scendi continuo e poi finalmente “ l’hotel Granada”, meno male che era buio!.
Al ristorante Santa Chiara, molto rustico e gentile, bei pizzi alle finestre e sulle mensole, cena sobria e raffinata, un tortino di formaggio e uova con rucola e prosciutto, tagliolini allo zafferano (chiesto il bis), grosse tagliatelle al ragù di carne ed un dolce delizioso . Antonio:” se la scarpinata non ci affanna e qualche lupo non ci azzanna, brindisi faccio a Floranna”, bravo.
Nove con plauso ad Enzo e Miriam per la scelta del ristorante.
Dopo cena tutti a passeggio nel paese, villa comunale con balconata sulla valle e chiesa cattedrale imponente (collegiata Santa Maria Maggiore).
In questo scritto non parlerò né di stili architettonici, né di botanica, né di geologia, lasciando ad ognuno il compito di cercare. Qui, voglio raccontare, se riesco, emozioni e sensazioni che non troverete da nessuna parte ma che potreste anche voi aver provato.
Bene, all’improvviso un tripudio di campane, e allora ci ricordiamo che è la notte di Pasqua e che quelle campane festose ci stanno ricordando che per i cristiani Gesù è risorto, ci affrettiamo verso la cattedrale e su in cima a questo edificio quadrangolare un castello di nove campane che cantano la gloria.
Entriamo in chiesa , tutto è luce intensa ed è gremita di gente, abbiamo sonno ma restiamo con le candeline in mano fino alla fine a scambiarci poi baci e auguri.
Le previsioni per la domenica sono di pioggia, ma noi abbiamo anche gli ombrelli al seguito.
Si sale, si sale e incontriamo una stupenda salamandra nera con macchie gialle, bucaneve bianchi e primule gialle, tanti , tantissimi fiori blu. Il dolce rumore dell’acqua che scorre tra alberi e rocce ci accompagna, attraversiamo più volte con acrobazie su pietre scivolose e poi la cascata di San Giovanni, alta stretta bellissima.
Al rientro ci coglie la pioggia sugli ultimi metri e…usiamo gli ombrelli.
Quando torna il sereno siamo di nuovo in macchina alla volta di Pennapiedimonte e ancora salire, zona buona questa per importanti escursioni, incontriamo castellanesi, ma guarda un po’.
Cena a Fara san Martino, abbiamo assaggiato al ristorante “La villetta” tutta la cucina tipica della zona fino a non poterne più. Gente gentilissima e molto generosa:……. perché siamo simpatici?
Lunedì si parte per tempo, ci aspettano le gole di San Martino e un dislivello di 600 metri e dieci km. di strada andata e ritorno.
Partendo da Fara, attraversiamo la gola di S. Spirito (o gola di S. Martino) che la leggenda racconta sia stata aperta da San Martino in persona per permettere agli abitanti del luogo di accedere alla valle. Dopo poche centinaia di metri la strettissima gola si apre in un canyon più ampio dove si trovano i ruderi del monastero benedettino di San Martino in Valle.
Incrociamo varie fontanelle fino alla Bocca dei Valloni per la merenda, ma camminando in silenzio vediamo camosci che arditamente saltano tra le rocce facendone cadere alcune e due lepri in amore.
Il rientro sembra meno impegnativo, io e Giulio siamo gli over- over sessanta e senza l’assistenza dei due Antonio, di Sabino, di Floranna e del grande Massimo forse non ce l’avremmo fatta, grazie, grazie, grazie.
Giù a Fara al rumore delle chiare e travolgenti acque , seduti ad un tavolo da pic- nic gustiamo le varie colombe e uova dei gentili partecipanti.
Per chiudere diciamo che eravamo in ventidue ed il più giovane di anni dodici, perfetta l’organizzazione che già ha inviato Miriam in avanscoperta per la prossima escursione.
Franz
floranna
Pubblicato alle 23:00h, 04 AprileHo condiviso emozioni, in compagnia di amici, vivendo la
natura nella sua semplicità e nello stesso tempo nella sua grandezza!!!
TILDE
Pubblicato alle 10:32h, 05 AprileSono perfettamente d’accordo con Francesca………..questo week end pasqual-gastronomico-cultural-escursionistico e’ stato
una bomba,bravi gli organizzatori!