27 Mar PASQUA 2016…CALABRIA – MONTE COCUZZO
Quest’anno con Massimo e con gli amici di Apulia trek abbiamo pensato di trascorrere la Pasqua sulla costa calabrese, nella speranza di trovare più sole e caldo, caratteristiche prevalenti del sud Italia.
Partiti nel primo pomeriggio di sabato, siamo giunti a San Lucido, in provincia di Cosenza, dopo appena tre ore di viaggio, dove un sole rosso all’orizzonte ci ha dato il benvenuto. Tutto ci faceva presagire che il lungo weekend sarebbe stato bello.
Un angolo di mondo a me sconosciuto: San Lucido, Fiumefreddo Bruzio, la Catena Costiera e il Monte Cocuzzo, un paesaggio alternato tra borghi, castelli e macchia mediterranea, che degrada dolcemente verso il mare.
San Lucido, un piccolo comune della provincia di Cosenza, che con i suoi 6.000 abitanti, si affaccia sul mare azzurro del Tirreno.
Devo dire che per me la scelta del paese è stata casuale, mentre per l’agriturismo mi sono affidata al mio intuito.
Accoglienza, gentilezza e cortesia hanno caratterizzato la nostra permanenza nell’agriturismo AgriArmonia, situato in alto a pochi chilometri dal paese, con un panorama marino splendido.
La Catena Costiera (o Catena Paolana) è la prima fascia montana dell’Appennino calabro, estesa parallelamente alla costa tirrenica, tra il Passo dello Scalone, a nord, e la foce del fiume Savuto, a sud.
Il giorno di Pasqua siamo saliti sul Monte Cocuzzo che, con i suoi 1541 metri, è tra le vette più alte dell’Appennino Meridionale. Questa montagna offre all’escursionista un panorama mozzafiato, immerso nella natura, con i pendii che degradano e si fondono con il mare.
Purtroppo appena giunti sulla lunga cresta una enorme nuvola si è adagiata su di essa, sostando a lungo e togliendo a noi la vista del meraviglioso panorama.
Ma niente è mai perso perché la natura ha saputo donarci nuove emozioni, e il timore e l’incertezza hanno lasciato il posto al mistero. La nebbia ci ha avvolti e noi in fila indiana, a breve distanza l’uno dall’altro, abbiamo proseguito in silenzio, vivendo appieno, la magia dell’incontro.
Scesi dalla montagna siamo andati ad ammirare il tramonto a Fiumefreddo Bruzio, un comune italiano di circa 3.000 abitanti, inserito insieme ad Altomonte e Morano Calabro nel prestigioso club dei borghi più belli d’Italia, per le sue meraviglie storiche, paesaggistiche e culturali. Non abbiamo potuto ammirare i dipinti di Salvatore Fiume sia del castello che della cupola della cappella di San Rocco, perché entrambi chiusi al pubblico.
Piccoli borghi lasciati al loro destino dove le idee dei giovani, rivolte allo sviluppo di un turismo culturale, corrono più velocemente delle scelte territoriali.
Un grazie a Paolo, Emanuela, Antonella, Luigi, Antonio e Giovanni dell’agriturismo AgriArmonia, per la loro squisita ospitalità, con l’augurio che il loro futuro sia prossimo alla completa realizzazione.
Non so se la vita ci riporterà ad ammirare i loro meravigliosi tramonti ma sicuramente…non li dimenticheremo!!!
Floranna Guglielmi
Anonimo
Pubblicato alle 14:43h, 31 MarzoBellissime le foto, soprattutto i tramonti, di Leo De Miccolis!!! Complimenti!!!
Floranna
caterina
Pubblicato alle 10:42h, 05 AprileComplimenti x la perfetta organizzazione logistica, turistica ed escursionistica tutto è andato + che bene, l’unico neo sono state le nuvole sul m. Cucuzzo che non ci hanno xmesso di visionare l’acclamato panorama che già pregustavamo insieme all’ ottima cena dalla sera precedente, in compenso abbiamo attraversato un paesaggio quasi surreale, molto suggestivo. Un grazie particolare va al nostro amico Angelo che all’insaputa di noi tutti si è scarrozzato f0no alla vetta 1 fornitissimo mini bar. Lunga vita all’APULIATREK ed a tutti coloro che la sostengono un saluto, alla prossima scarpinata