P.N.DEL POLLINO, TIMPONE DELLA CAPANNA

1 Commento
  • Anonimo
    Pubblicato alle 21:35h, 15 Marzo Rispondi

    Francesco Rosato:
    Ciao ragazzi…che esperienza ieri…!!!
    La notizia di venerdì sera passataci dal nostro Presidente che il percorso da seguire era una novità anche per lui e per il referente, il bravo Angelo, e che gli stessi partecipanti avrebbero scoperto per la prima volta insieme a loro, confesso che un po’ di apprensione me l’ aveva messa e forse non solo a me, ma conoscendo la non comune dedizione e le attenzioni dei responsabili decisi di aderire serenamente. Eravamo in 17 alla partenza dal Colle del Dragone ( scaramanticamente parlando…tutto ok, nonostante il particolare numero e quel nome poco incoraggianti). Felicissimo arrivo attraverso una fitta area boschiva intervallata da ampi parchi di pascolo di equini, bovini e caprini indifferenti al nostro passaggio. Luoghi resi ancor più affascinanti dalla tipica calura autunnale con un sole carezzevole. Prima tappa : “Belvedere del Malvento”… Che spettacolo a valle …!!! Primi clik a tutta lena. Alle nostre spalle però si parava la vera grande impresa del giorno: la scalata di un ripido costone roccioso e pietroso verso la ” Timpa della Capanna”…!!! Accipicchia, mi son detto con non poca ansia dentro..! Ma il solito richiamo energico del Presidente che siamo “escursionisti e non coglitori di fiorellini” diede quella giusta spinta a me ma anche a diversi altri a dare inizio alla scalata. La simpatica Valentina, con la sua mitica dolcezza replico:… e dai Massimo, non ci rimproverare!!! A quel punto, come tanti corsari di montagna, tutti in fila a dare ” l’ assalto” a quel costone con grande coraggio e tenacia….!!! Prima tappa di transito dalla quale ci si riorganizzo’, consultandosi tutti insieme, per affrontare la seconda con pari tenacia; rimasero lì in tre tra cui il sottoscitto( pentito)…! Una escursione all’ insegna dello splendore della natura che brillava per ogni dove si porgesse lo sguardo, le tante foto di molti di noi postate ne sono la testimonianza. Il rientro tutto attraverso boschi e parchi verdeggianti. Unico tra noi a conoscere quel percorso, per averlo praticato, solitario,con fatica ma anche con successo anni addietro, era il buon Pierangelo che, manco a farlo apposta per l’emozione all’ epoca provata,ha dedicato a quella Timpa un suo racconto. Di quel libro mi ha cortesemente fatto dono e ho già iniziato a leggerlo.
    Ragazzi …, con assoluta franchezza dico che abbiamo nella nostra Associazione un grosso dono e un grande privilegio da non sottacere: gli organizzatori e i respobsabili !!!
    Dunque a loro va la mia rabberciata, ma sentita, “Laude” prendendo umilmente a prestito San Francesco di cui mi onoro portarne il nome:
    _” laudato si mio Signore per frate Angelo;
    -laudato si’ mio Signore per frate Max e per tutti li frati e le Sore- della nostra amata Apulia Trek…!!! Viva la natura…
    Ciao ragazzi …alla prossima…

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