NOTTURNA NEL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO

NOTTURNA NEL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO

 La magia del campo…

 

Un viaggiatore anonimo ha scritto:

“Quando il tuo viaggio sarà finito e verrà il tuo turno di raccontare le avventure e le emozioni del passato, sarà dai luoghi dove ti sei accampato che prenderanno il via i ricordi. Perciò ascolta il mio consiglio: scegli con cura l’accampamento quando ti prepari a passare la notte: in realtà stai preparando la base dei tuoi ricordi”.

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In nove siamo partiti alla volta del Parco Nazionale del Pollino per vivere l’esperienza di un campo in tenda a quota 1700 mt.  Precisamente ci siamo incamminati dal Colle dell’Impiso fino alla baita di Colle Gaudolino, passando prima dai piani alti di Vacquarro. 

Il momento critico è stato alla partenza quando, prima di intraprendere il sentiero, aiutandoci reciprocamente, abbiamo caricato sulle  spalle lo zaino contenente il necessario per la nostra sopravvivenza….tenda, sacco a pelo, cuscino, pile, fornellino, salsiccia, formaggi ed i famosi tortellini da fare in brodo!

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Giunti nel pianoro ci siamo diretti verso la baita dove il bravo custode Carmelo ci ha accolti con cordialità e simpatia.

La serata è stata magnifica!!! 

I pini loricati  del monte Pollino, al tramonto,  si sono colorati  di rosso, mentre allo spuntare di una luna quasi piena, hanno assunto l’aspetto di figure ancestrali, a guardia dell’intero pianoro.

Un pianoro avvolto dal silenzio, a tratti interrotto solo dallo scampanellio di una mucca in cerca del sentiero perduto.

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Tutto è stato perfetto, la compagnia, lo scoppiettante fuoco e le verdi lucciole, che hanno dato alla serata un tocco in più, un vero paradiso di tranquillità e di armonia, emozioni  da portare con  noi  nella vita di tutti i giorni!

La domenica mattina un cielo terso ci ha dato il buongiorno, ed in previsione di un temporale in arrivo a metà giornata, ci siamo incamminati verso il Pollinello, per una breve passeggiata, per poi salire a salutare il famoso Patriarca, imponente pino loricato di millenaria età.

Una foto di gruppo e poi giù, in quanto le nuvole  si stavano raggruppando per dare vita  ad una festa montana!

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E la festa è iniziata prima del previsto, infatti ad una decina di minuti dalle macchine, sulla strada del ritorno, ha iniziato a piovere abbondantemente, con lampi e tuoni. Ero davanti con Gabriele e anzichè fermarmi per indossare la giacca impermeabile, ho continuato a camminare tranquilla e felice di sentire le gocce di acqua che scorrevano rapidamente dai capelli sulla maglietta, provando un senso di libertà, in perfetta armonia con la natura circostante.

 

L’unico problema è stato, di ritorno a casa,  dover asciugare tutto, ma questa è un’altra storia…

 

Floranna Guglielmi 

 

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1 Commento
  • mara maggi
    Pubblicato alle 18:10h, 25 Luglio Rispondi

    Anche se io Gianni e Gabriele siamo solo degli “escursionisti per caso” non abbiamo avuto problemi ad affrontare questa meravigliosa salita in montagna al pomeriggio sino al rifuglio Gaudolino perchè ci attendeva un paesaggio bucolico insieme bellissimo e rilassante per tutto il verde e gli animali che pascolavano placidamente, con la casetta di Heidi con il fuoco acceso, completa di nonno Carmelo, che tanto contrastano con il nostro frenetico vivere quotidiano… La magnifica serata illuminata dal solo chiar di luna piena, l’allegria compagnia: che pace! Al mattino poi l’ulteriore tragitto che ci ha portati al Patriarca del Pollino è stato davvero una passeggiata, per la leggerezza dello zaino e la strordianaria sensazione di forza, imponenza e maestosità che questo albero straordiario, abbarbicato da millenni come una piovra gigantesca sullo spuntone di roccia della montagna è stato capace di trasmettere a noi suoi fortunati e rari visitatori. Impagabile!

    Mara Maggi

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