NOTTURNA ALBEROBELLO – BARSENTO – CASTELLANA GROTTE

NOTTURNA ALBEROBELLO – BARSENTO – CASTELLANA GROTTE

 

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Vorrei condividere, spero non troppo tardivamente, alcune considerazioni sulla notturna del 4/5 agosto.

 

Nella notte tra sabato e domenica scorsa in 27 abbiamo fatto una bella scarpinata di poco meno di 20 km, partendo in treno da Castellana per Alberobello, per poi proseguire prima attraverso strade comunali asfaltate, poi attraversando alcuni tratturi ed un tratto nel bosco per giungere alla Masseria Papaperta ed infine riprendere il cammino per tornare a Castellana, dalla contrada Genna.

foto 025.jpgLo spostamento in treno ha permesso a molti di noi di osservare un paesaggio mai visto dall’interno (andiamo ad  Alberobello abitualmente in macchina). Ciò può indurre una considerazione più generale sul viaggio in cui l’uso di mezzi che non siano l’automobile o l’aereo, permette di immergersi non solo nei luoghi fisici, ma anche nella storia, nelle tradizioni, nella cultura della gente che si incontra.

Dopo l’attraversamento – proficuo – delle strade comunali (more, pere e percoche), sul far del tramonto abbiamo raggiunto le sterrate e qui è iniziata l’esperienza più suggestiva. Personalmente era la prima volta che partecipavo ad una escursione notturna e quindi inizialmente ero concentrata a guardare il sentiero illuminato non tanto dalla luna piena, ma dalla – per me – più rassicurante luce della frontale. In realtà siamo passati per i  luoghi delle nostre parti, noti ai più: bisognava guardare con occhi diversi, nella luce della notte. Come dice Proust: ”il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.

Durante le fermate era emozionante l’apparire della luce oscillante delle lampade frontali di chi seguiva, come in una processione.foto 030.jpg

In alcuni casi  avrei voluto fermarmi o camminare più lentamente per guardare di più intorno (“già eri lenta di tuo”- può dire qualcuno). Camminare, però, significa anche avere la libertà di fare i conti con i propri desideri, ma anche con i propri limiti, con la stanchezza o il sonno.

Credo che abbiamo suscitato curiosità e, forse, anche qualche ironico commento degli occupanti delle autovetture che percorrevano le strade principali, attraversate con qualche apprensione.

Percorrere, poi, il sentiero nel bosco è stata un’esperienza unica, sapendo pure che era stato ricostruito pazientemente per noi. Qualcuno ha proposto di poterlo foto 037.jpggustare di giorno, in una domenica autunnale. Siamo sbucati in un grande campo, in cui le stoppie risplendevano al chiarore della luna, fino a raggiungere la bella cornice della Masseria Papaperta. Dopo la lauta cena abbiamo ripreso a camminare, con un po’ di fatica.

Siamo arrivati, infine, a Genna, all’agognato “punto di ristoro” messo gentilmente a disposizione dalla famiglia Cisternino.

Alla fine alcuni hanno raggiunto a piedi Castellana, altri hanno rinunciato malvolentieri ed altri si sono riproposti di farlo, magari in un’altra occasione.

Maria Perrelli

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1 Commento
  • vittoria
    Pubblicato alle 10:03h, 28 Agosto Rispondi

    Complimenti alla scrittrice. Dettagliata descrizione, facendoci ritornare piacevolmente alla bellissima serata.
    Grazie Maria!
    Vittoria Sardano

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