LESINA ED IL SUO ISTMO TRA MARE E LAGUNA

LESINA ED IL SUO ISTMO TRA MARE E LAGUNA

Apulia-Lesina (Copia)L’escursione al lago di Lesina si prospettava fin dall’inizio più come una gita che come una vera e propria scarpinata. Dopo essersi riunita al solito punto di incontro la domenica mattina all’alba, la ciurma ha pensato bene di fare colazione al primo bar a portata di mano. Quindi, proseguimento per Valenzano per prelevare un altro componente del gruppo, e poi verso l’autostrada, direzione Poggio Imperiale. Immediata sosta caffè: l’ultimo arrivato non aveva fatto colazione. Finalmente proseguiamo per Lesina, dove arriviamo con un certo anticipo. Cosa si fa? Naturalmente al bar! Insomma, c’erano tutte le premesse per una giornata all’insegna del relax.IMG_5402 (Copia)

Lesina, un bel paesino tranquillo, alle 8.40 animata da anziane signore che escono dalla chiesa dopo la prima messa della domenica. E qualche uomo seduto ai tavolini del bar del corso, con l’aroma del caffè nell’aria, misto ad un inconsueto e penetrante odore di girarrosto.IMG_5395 (Copia)

Al punto di incontro per la nostra gita in barca, ci congiungiamo con tre amici che, arrivati a Lesina il pomeriggio del sabato, avevano potuto godere del tramonto suggestivo sul lago e di una cena, a loro dire, prelibata (e noi ci crediamo)(a seguire una foto per dare l’idea). Ci raggiunge anche Nunzia, la guida che ci accompagnerà per tutta la giornata. Iniziamo così la nostra gita in barca nel lago, o meglio la laguna di Lesina. L’aria è calda ma non afosa e possiamo godere di un piacevole vento mentre ci allontaniamo dalla linea di costa.IMG_5405 (Copia)

La laguna di Lesina è di forma oblunga, lunga circa 24 Km, larga 2,4 Km, con un perimetro di quasi 50 Km, ed è separata dal mare da una lunga e sottile striscia di sabbia. E’ divisa in due bacini, di cui il più piccolo su cui si affaccia Lesina dà il nome alla laguna, l’altro, orientale, più lungo, è denominato Sacca Orientale. La profondità della laguna va da 70 cm a massimo 1,5 metri e la composizione delle sue acque è generalmente simile a quella del mare. Tuttavia, cambiamenti possono essere causati dalle piogge e dall’evaporazione estiva, nonché dall’attività dei corsi d’acqua dolce che in essa si riversano.IMG_5431 (Copia)

La laguna comunica con il mare attraverso due canali: il canale Acquarotta ad ovest, lungo circa 2 Km e largo 6-10 metri; il canale Schiapparo ad est, lungo circa 1 Km e largo 25 metri. Attraverso queste “porte”, ci spiega Nunzia, la laguna si mantiene viva, poiché esse consentono un continuo ricambio delle acque e l’ingresso dei pesci dal mare in laguna. I due canali sono dotati di una sorta di chiusa, che da diversi anni ormai non è più in funzione, con grande rammarico dei pescatori. Tale sistema, se azionato in presenza di venti sfavorevoli, ostacolerebbe il passaggio dei pesci dalla laguna verso il mare, consentendo di mantenere alto il livello di pescosità della stessa. Durante il periodo della pesca, la laguna viene suddivisa in singole aree assegnate ai vari pescatori, che vi sistemano i loro impianti per la pesca. Tra i numerosi pesci presenti, è rinomata l’anguilla del mar del Sargassi.IMG_5435 (Copia)

Inoltre, gli ambienti umidi della laguna di Lesina sono popolati da molteplici specie di uccelli, tra cui la Folaga, il Germano, il Martin Pescatore, il Cavaliere d’Italia, l’Airone.IMG_5436 (Copia)

Durante il giro in barca abbiamo avuto la fortuna di scorgere, con grande stupore, un gruppo di fenicotteri, i quali, al nostro avvicinarsi, si sono levati in volo mostrando le ali rosa e creando eleganti geometrie nel cielo terso. Che spettacolo! Ci è stato concesso perfino il bis, allorché, dopo essersi nuovamente posati sull’acqua ad una certa distanza, i fenicotteri sono stati ancora disturbati dal nostro avvicinamento.IMG_5438 (Copia)

Dopo il giro in barca abbiamo ripreso le auto e ci siamo addentrati lungo l’istmo di terra che separa la laguna di Lesina dal mare Adriatico, nel cuore di un’area protetta. Questa striscia di terra, lunga circa dieci chilometri e larga quasi uno, appartiene per metà al comune di Lesina e per l’altra metà a quello di Sannicandro Garganico. Dopo aver percorso una decina di chilometri di strada sterrata che ci sono sembrati interminabili e aver mangiato tanta polvere, siamo giunti alla torre aragonese Scampamorte, una delle tante torri di avvistamento presenti lungo la costa.IMG_5439 (Copia)

La torre si inserisce in un punto dell’istmo del Lago di Lesina di notevole interesse naturalistico, costituito interamente di dune sabbiose ricoperte da variegate forme di macchia mediterranea, tra cui abbiamo notato la diffusa presenza del ginepro, insieme con altri arbusti quali il lentisco, il mirto e la abbondante salicornia.IMG_2686 (Copia)

Non si poteva non approfittare dell’ombra della torre per una non del tutto meritata pausa pranzo: infatti, stranamente per noi, ancora non avevamo per niente camminato! C’è chi ha improvvisato una cucina da campo e ha preparato saporite uova al tegamino con pancetta e pomodorini, il tutto accompagnato da un profumato pane cotto nel forno a legna. Tutto assume un gusto speciale quando si mangia in compagnia e all’aperto, in un ambiente naturale così piacevole.IMG_2690 (Copia)

Dopo pranzo, finalmente ci siamo avviati lungo la spiaggia per un percorso sull’istmo, fino al canale di Schiapparo. Spiaggia ampia, deserta, con una bella sabbia sottile…unico grande neo, il fatto che la spiaggia non venga mai ripulita e, a causa delle mareggiate, accumula detriti di ogni genere, dai tronchi di alberi che si ergono sulla sabbia quasi a rappresentare sculture surreali, a bidoni, cassette, bottiglie di plastica che deturpano l’intera fascia costiera di quest’oasi naturale. Speriamo che le amministrazioni comunali vogliano intervenire per ridare dignità ad un luogo così bello e delicato.IMG_5481 (Copia)

Qualcuno, munito di costume da bagno, ha approfittato per fare un bel bagno in un’acqua piacevolmente tiepida. Poi il ritorno fino alle auto e quindi verso Lesina. Non poteva mancare un’ultima tappa al bar, dove alla luce radente del pomeriggio, abbiamo consumato bibite varie e patatine!DSC_0851 (Copia)

Alla fine della giornata, rifletto che il fascino di questo luogo sia rappresento dai suoi quattro ambienti confinanti, così diversi eppure mescolati uno nell’altro e ricchi di biodiversità: la terraferma con il paese di Lesina, la laguna di Lesina, l’istmo ricoperto di sabbia e vegetazione, ed infine il mare Adriatico.DSC_0864 (Copia)

Gabriella Sonnante

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