LA NOSTRA TERRA: GROTTA TORRE MOSCIA – M. SAN NICOLA – SCAVI EGNATIA

LA NOSTRA TERRA: GROTTA TORRE MOSCIA – M. SAN NICOLA – SCAVI EGNATIA

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Trekking ambientale e archeologia, un binomio stupendo dove le orme del passato s’intrecciano coi passi del presente, dove natura e presenza umana (passata e presente) si combinano in un amalgama che conforta il corpo e l’anima.

Domenica scorsa ho rivissuto una simile esperienza insieme a tanti altri, confortata dalla gioia di constatare che vi sono persone le quali, come me, sanno ancora stupirsi di fronte a un piccolo fiore che sboccia o ad un affresco di più di duemila anni fa.

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Il cammino è iniziato da una lama che si apre fra le colline del “Canale di Pirro”. La pioggia notturna aveva ravvivato il verde degli arbusti e dei cespugli della macchia mediterranea che esalava, al nostro passaggio, profumi di erbe selvatiche e di terra bagnata. Confortati dagli odori  della terra e da una leggera brezza, siamo giunti in cima alla lama, sulla cui parete esposta a sud si apre l’ingresso di una grande grotta, un tempo (a cominciare almeno da 4 mila anni fa) abitata dall’uomo. Con la fantasia abbiamo immaginato quegli uomini antichi che dall’alto di quella collina dominavano la stupenda visione del Canale di Pirro.

Seguendo, forse, le loro orme siamo saliti su Monte San Nicola di Gorgofreddo e nella pineta, sul pianoro che si affaccia a mare, abbiamo consumato il nostro pranzo, pensando, anche qui, ai nostri antenati che, a partire dal 1200 circa a.C., hanno abitato questo luogo, dapprima costruendo capanne, quindi case di pietra.

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Da San Nicola siamo scesi verso la costa per visitare i restidella città di Egnatia. L’emozione più grande per me è stata quella suscitatami dalla visita alla “Tomba delle melegrane”, forse perché vi tornavo dopo 40 anni, quando, giovane e idealista, pensavo di poter salvare tutto ciò che è appartenuto al passato e che la terra ha custodito gelosamente.

L’ospitalità ricevuta ad Egnatia è stata calda e inaspettata, grazie alla gentilezza e professionalità di Nicola, nostro concittadino custode del Museo.

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Ha concluso la nostra giornata, che ci ha portati dai monti al mare, dal passato al presente, un bagno ristoratore nelle acque del porto dell’antica città.

Marisa Clori

 

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3 Commenti
  • Floranna guglielmi
    Pubblicato alle 16:35h, 08 Luglio Rispondi

    Domenica…grande emozione!!! Come in un film sono entrata nel passato in compagnia di una archeologa (binomio perfetto), scoprendo e ammirando per la prima volta la Tomba delle melegrane.

    Grazie Marisa!!!

  • pina perrelli
    Pubblicato alle 21:49h, 08 Luglio Rispondi

    per me sorprendente la prima parte della giornata alla scoperta di meravigliosi scenari preistorici del nostro territorio a due passi da casa ..!! E poi sempre in tema gli scavi di Egnazia… tenuti egregiamente come sito archeologico, nonostante il degrado e i tagli alla spesa in cui versano un pò tutti i beni culturali….
    Relax al mare x chiudere una giornata speciale.
    Grazie a tutti, grande Marisa !!!!

  • Mara Maggi
    Pubblicato alle 17:42h, 09 Luglio Rispondi

    Non si finisce mai d’imparare a qualsiasi età e l’essere gruppo favorisce lo scambio dei saperi e, quindi, genera inevitabilmente in ogni ognuno di noi un arricchimeno continuo. Mi piace l’idea di frequentare persone che amano e rispettano l’ambiente, il territorio e la sua storia (spesso sconosciuta) e lo fanno con competenza ed una sana allegria che migliora le nostre giornate domenicali e, di conseguenza, la nostra vita.
    Grazie di cuore
    Mara Maggi

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