12 Ott LA MONTAGNA SELVAGGIA
Domenica 12 ottobre era in programma la prima uscita del’attività autunno/inverno. L’escursione proposta da Nicola e Carlo è stata molto singolare in quanto non si faceva da diversi anni, stiamo parlando della vetta del Cozzo del Pellegrino.
E’ la parte più a sud del lato ovest del Parco Nazionale del Pollino, una delle zone più selvagge del parco: L’ “Orsomarso” dal nome di uno dei centri abitati della zona. L’Orsomarso è definito uno degli ultimi paradisi naturali del nostro mezzogiorno, la potremmo definire la “terra di mezzo”, selvaggia, con testimonianze collegate ai tempi remoti.
Questa bellissima escursione, ci ha portati a rivedere, anche se dall’alto della vetta del Cozzo del pellegrino, luoghi come la “Valle dell’Argentino” segnata dell’omonimo torrente che s’insinua in luoghi fitti di vegetazione dominati da alte pareti verticali, dove ci sono resti d’insediamento di monaci ed asceti.
Stiamo parlando di luoghi molto umidi regno della bellissima e coloratissima salamandra, dove il nostro Mimmo, capace reporter, si può sbizzarrire con la sua macrofotografia. Sono luoghi che richiamano alla memoria tempi oscuri, dove la selvaggina trovava rifugio in luoghi denominati “Boccademone” e “Gravina del Diavolo”.
Un territorio fortemente carsico, difatti, “valle Lupa” che abbiamo attraversato prima dell’attacco finale alla nostra vetta, è denominata il regno delle doline. La vetta del Cozzo del Pellegrino (1987 msl), è la vetta più alta del medesimo massiccio, è contornata da Cozzo dell’Orso (1578 msl), Monte Trincello (1178 msl), Monte La Calvia (1910 msl), Cozzo di Valle Scura (1824 msl), Serra Paratizzi (1795 msl). Più a sud La Mula (1935 msl), La Muletta (1717 msl). Ad occidente il Montalto (1761 msl). Il gruppo più meridionale del massiccio è quello della Montea (1825 msl).
Questo, giusto per descrivere il posto in cui ci siamo recati. Ma, smettiamo di fare discorsi seriosi e veniamo ai fatti concreti. Voi penserete: questi poveracci saranno andati a dormire in qualche struttura del posto, dove avranno cenato con la solita pizza o la scontata cena tipica locale.
E invece no! Ci siamo trattati da veri escursionisti, uomini di montagna vissuta, capaci di sfidare l’imprevista rigidità del clima autunnale. Non sapevamo in quale condizione dovevamo trovare il posto dove 10 anni fa, piazzavamo le tende, e con nostra sorpresa abbiamo trovato un levigato praticello di morbido trifoglio.
Non sapevamo come fare per ripararci dal vento per cucinare spaghetti aglio e olio, e la serata è stata di una calma piatta senza un alito di vento. Avevamo pattuito che Max e Flo dovevano portare i pani di pasta lievitata per friggere sul posto 5 frittelle a testa, e invece se ne son trovati 7 a testa.
Qualcuno si è dimenticato il peperoncino, e Flo, da donna saggia ha pensato: porto questo vasetto di conserva, così gli faccio uno scherzo, voglio vedere se qualcuno lo toccherà, sicuramente me lo riporterò a casa integro.
Effettivamente, il vasetto alla fine era integro, nel senso che non si è rotto, ma la conserva ha sostituito egregiamente il peperoncino dimenticato. Max e Flo avevano promesso di portare 3 bignè alla crema ciascuno, e invece se ne son trovati 5 a testa.
E questa è la cioccolata fondente, e questo è l’amaro di Max che si chiamava Berta, e queste sono le intorchiate di Flo, insomma non se ne poteva più.
Concludo dicendo, oh scusate quasi dimenticavo:
A proposito, voi pensavate che dovevo ricordarvi come al solito, della grappa all’arancio e al caffè di Carletto?
Invece no!
Questa volta, non ve lo dirò, che se non avete assaggiata la grappa alle bacche di ginepro raccolte su Serra di Crispo da Carletto, non avete capito niente della vita!
qui apulia trek
vi saluta il vostro Carletto.
Floranna
Pubblicato alle 17:05h, 15 OttobreCaro Carlo, al solito ho gustato quadratini di cioccolato fondente con la tua ottima grappa, binomio perfetto. Sei veramente grande!!!
E’ stato un weekend da favola!!!!Mi sono addormentata guardando la luna che faceva capolino tra gli alberi e illuminava a giorno il sentiero. Che meraviglia!!!
Domenica i mille colori splendenti d’autunno si specchiavano nell’azzurro del cielo. Vivere tutto questo è il vero senso della mia vita!!!
E cosa dire di Mimmo…è un vero regista!!!!
Marina Netti
Pubblicato alle 09:58h, 17 OttobreRagazzi, leggere l’articolo di Carlo e guardare queste splendide foto mi fa pensare a tutto quello che di bello i miei occhi si sono persi….per non parlare del palato….sapendo tutto ciò che di buono vi siete gustati….!!!
E’ inutile ripetere che è sempre nelle piccole cose e nei piccoli gesti, che si apprezza il vero valore di ciò che ci circonda….!!!
Marina