13 Gen I CALANCHI DI MONTALBANO JONICO
Foto di Mimmo Intini testo di Franco Rosato
Care Amiche e cari Amici di Apuliatrek buon pomeriggio. Non era nelle mie intenzioni annoiarvi con le mie solite…ma dopo aver letto di quella generale e giustificata ovazione di felicitazioni non posso non entrare in argomento. La generosa disponibilità di Angelo Troilo è stata un successo e va dato atto ma la cosa più importante che mi piace sottolineare è stata l’arguzia da lui messa in campo in questa escursione a Montalbano Jonico ha pensato bene, con ottimo risultato, di incaricare una guida locale.
Nunzia il nome di questa guida, ragazza giovane, bella, paziente e buona conoscitrice della materia. Il percorso ad anello di circa dieci chilometri divisi per metà in ripida discesa e per metà in salita di rientro Nunzia ce lo ha fatto vivere e godere con maestria parlandoci di usi e costumi della civiltà contadina locale di oggi ma sopratutto del lontano passato quando quei tratturi – mulattiere che nel linguaggio di Montalbano Jonico, dove eravamo, si chiamano “Appiett’ “, strade cioè di collegamento tra la così detta civiltà e i luoghi, a valle, di operoso lavoro dei contadini locali.
Il percorso, viscido per la recente pioggia e l’argilla, in uno scenario ambientalistico tra i calanchi di straordinaria bellezza è stato arricchito Arricchito da Nunzia persino di lezioni di certa geologia. Ci ha dimostrato e messo in luce particolari attestanti la presenza in età preistorica del mare grazie ai tanti resti di conchiglie, di resti di materiale di eruzione vulcanica di quell’era e di resti di flora marina, ed ancora delle evidenti stratificazioni naturali dei segmenti arenili. Amici, un godimento!!
Al rientro, un breve giro nel centro storico di Montalbano, sosta pranzo al riparo in un gazebo di un ristorante chiuso, di nome “292” che ci hanmo spiegato essere quel numero il riferimento all’altitudine del paese, consumando quanto solitamente, si sa, gli zaini contengono. La pioggia puntuale come da previsioni intorno alle 14,00 che comunque non ha scalfito assolutamente nulla del programma. Nel pomeriggio un gradito fuori programma : visita alla Rabatana di Tursi invece di Craco.
La Rabatana come tutti sanno è la parte più alta e più antica di Tursi: nasce dai Goti nel V secolo a cui poi si alternarono i Saraceni nell’VIII sec. D.C. ed è ai secondi che si deve quel nome appunto di origine araba. Un rilassante giro tra i vicoli pressoché disabitati; l’unico abitante un cane di ottima razza e ben curato di nome Idris che al nostro passare aveva deciso di “corteggiare”, non corrisposto, la bella nostra Valentina, e pensate che Idris non demordeva neppure in presenza del gelosissimo Sandro. Da lassù altro esaltante panorama fino al Mar Jonio. Rientriamo ben contenti della meravigliosa ed emozionante giornata facendo sosta in una pasticceria fiondandoci su baba’, tette delle monache e tisane varie.
Che dire…Cara Floranna, ci sei mancata, il buon Massimo aveva un sorriso un po’ “sconsacrato” ma son certo che si rifarà al tuo prossimo rientro in pista. Grazie a tutti per la giornata dalle tante sfaccettature: trekking, arte, geologia, archeologia, cultura, antropologia, food e fast food, e tanta tanta tanta bella voglia di conoscere , vivere e star bene insieme. Ai tanti amici fotografi un plauso particolare per la puntuale docunentazione di tutto. Grazie caro amico allegro e salterino Mimmo; grazie al sempre tranquillo amico Giuseppe. Angelo, grazie per avermi fatto vivere anche questa meravigliosa opportunità… !!!
Grazie Apuliatrek ….!!! Alla prossima Avete tutti un grande ❤ e mi onoro di poter fruire di questa vostra grande virtù.
Ciao Franco
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