CIASPOLATA A PIANI CARDONE

CIASPOLATA A PIANI CARDONE

Il fascino della ciaspolata a “Piano Cardone” nel comprensorio di Terranova di Pollino

 

imagesCA4J2MWY.jpgCalpestare la neve con le “ciaspole” senza affondare è già qualcosa di magico, se ci aggiungi una bella giornata di sole, cielo azzurro, la neve che luccica  e il bosco che dorme, il paesaggio assume un aspetto fiabesco e giocoso.

 

 

 

Sabato pomeriggio 21 gennaio

P1090577.JPGAlle 16.15 appuntamento a Putignano e via per la reggio/calabria, la sinnica e quindi Terranova di Pollino presso l’albergo “Pino Loricato”: una comoda struttura a tre stelle con ottimo trattamento economico di mezza pensione. Le stanze e il bagno in camera erano eccellenti. Conosciamo Nicola il proprietario dell’albergo, un ragazzo molto giovane  rientrato dal nord che ha scommesso il suo futuro sulla valorizzazione del suo territorio. Gli abbiamo parlato del nostro gruppo escursionistico, lui ci ha raccontato delle difficoltà come il rapporto con l’ente parco e le sue prospettive. La chiacchierata si è conclusa con lo scambio dei gagliardetti, noi con il nostro logo adesivo e lui con il bigliettino del suo albergo.

Prima di cena ci siamo fatti un giro per Terranova, l’albergo è posto poco fuori dell’abitato ai piedi del paese. Uscendo dall’albergo, guardando paese posto in alto, le luci  illuminavano il centro urbano e si intravedeva  un alone di fumo, causato dai caminetti accesi, molto netto, che avvolgeva il paese e molto curioso a vedersi. La cena è stata ottima, mai mangiati peperoni fritti così buoni.

Domenica mattina 22 gennaio

P1090624.JPGSveglia alle 07.00, colazione alle 07.30, alle 08.00 eravamo al centro sciistico di Terranova per ritirare un paio di ciaspole, poiché Sabino non ne aveva. Al centro sciistico abbiamo conosciuto Isabella un’istruttrice di una bellezza molto discreta, che ci ha informato sulla gara nazionale di sci di fondo che si terrà a febbraio. Alle 09.00 stavamo a “Lago Duglia” dove è iniziata la nostra ciaspolata e dove ci hanno raggiunto Miriam ed Enzo.

L’escursione è stata bellissima, è inutile che descrivo il fascino dei sentieri imbiancati, cose ormai raccontate e descritte più volte. E’ stato invece incantevole lo scenario che si è spiegato davanti a noi, giunti alla sommità dei piani Cardone: in un angolo più di 180 gradi, partendo da nord e andando verso ovest e poi sud, si spiegavano come in un ampio anfiteatro Serra di Crispo, Serra delle Ciavole, il Dolcedorme, la Manfriana e tutta la Cresta dell’Infinito. Continuando ancora verso sud si vedeva lo spaccato delle gole del Raganello, la timpa di San Lorenzo e alle sue spalle si intravedeva il Sellaro. Girando lo sguardo verso sud/est la Falconara, uno spettacolo indescrivibile.P1090616.JPG

Quando ci siamo stancati di ammirare questo scenario, insieme si è deciso di fare il giro ad anello invece di ritornare indietro. Abbiamo raggiunto il campo da sci di fondo, dove stavano sciando circa una quindicina di persone. Abbiamo trovato un posto al riparo da una leggera brezza da nord e abbiamo consumato il pranzo a sacco: ottime le frittate di floranna e Miriam, è inutile che vi parlo delle mie grappe di ciliege e alle bacche di ginepro.

Dopo il pranzo Miriam e Floranna  si sono messe come lucertole al sole caldo e invitante. Dopo circa 40 minuti ci siamo rimessi in cammino per il ritorno.

Tranne l’andatura a paperella di Carlo sulla strada ghiacciata e la scivolata di Massimo per verificare la consistenza del ghiaccio, è stata una bellissima giornata trascorsa all’insegna dello star bene insieme. 

Vi sembra poco!!!

Carlo Antonio Resta

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